Cosa vedere in Sardegna, fra Paesi luccicanti dell’entroterra, Siti archeologici, Parchi Nazionali, deserti e spiagge di quarzo. Alcuni dei posti più belli della Sardegna, per una vacanza al mare in Italia indimenticabile.
Cosa vedere in Sardegna in una settimana o poco più? E quali sono i siti più importanti, i Paesi più belli e le attrazioni imperdibili da visitare sull’isola? In questo articolo abbiamo raccolto 30 bellissimi posti della Sardegna, per un viaggio memorabile fra le perle più affascinanti di questa straordinaria isola italiana.
E così, antichi guerrieri di roccia, “case delle fate”, canyon e deserti, spiagge di quarzo, dune sabbiose, pietre che suonano, paesaggi lunari e molto altro vi aspetta, per un itinerario che dall’entroterra arriva al mare. La Sardegna, inoltre, vanta una delle cinque Zone Blu del mondo, le aree con la più alta concentrazione di centenari. Il territorio che si estende tra la Barbagia e il Sarcidano è abitato da centenari che ancora oggi raccontano storie, intrecciano cesti o reti, preparano la pasta fresca e rappresentano uno dei principali patrimoni artistici della Sardegna. Per cui, in Sardegna si viaggia anche nel tempo, con la bellezza di ritmi antichi e antichi saperi, in un percorso affascinante intriso di storia, leggende e misticismo.
Se state pensando di organizzare un viaggio in Sardegna e volete scoprire quali sono i tesori dell’isola, siete nel posto giusto. Di meraviglie ce ne sarebbero ancora tantissime da raccontare, ma abbiamo scelto 30 luoghi iconici e imperdibili per una guida su cosa vedere assolutamente in Sardegna, che sia perfetta sia per una vacanza all inclusive, che per un road trip avventuroso.
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Cosa vedere in Sardegna
San Sperate e Giardino sonoro
Nel sud della Sardegna sorge un piccolo paese che profuma di agrumi, ha mura arricchite da opere d’arte e in un bellissimo giardino del centro si possono sentire le pietre “cantare”. Ci troviamo a San Sperate. Da qui inizia il nostro viaggio tra i posti più belli della Sardegna, nel basso campidano, a pochi km da Cagliari. San Sperate è uno dei centri agricoli più fruttuosi dell’isola, famoso per le sue arance che profumano l’aria del paese. Le case e i muri sono decorati con murales e opere di street art realizzate da artisti che sulla scia lasciata dal celebre Pinuccio Sciola si impegnano a rendere San Sperate un museo a cielo aperto. Giuseppe Sciola è stato un artista e scultore sardo, ha portato la sua arte visionaria in tutto il mondo. Il suo forte legame con la Terra ha dato vita ad alcune delle sue opere più celebri: le pietre sonore. Sciola è, infatti, riuscito a far “cantare il basalto”, attraverso tagli precisi nella pietra ha trovato la musica. Oggi si può fare una visita guidata all’interno del Giardino Sonoro, sentire le melodie prodotte dalle pietre musicali e vedere altre opere come i “semi della pace”, il tutto immersi tra i rinomati frutteti e alberi di agrumi della zona. Un luogo perfetto da visitare, se state cercando cosa vedere nella Sardegna del Sud di speciale.
Cagliari
Cagliari è il capoluogo dell’isola, una città costruita su sette colli calcarei e bagnata dal Mar Mediterraneo. La città è abbastanza raccolta e permette di essere visitata tutta a piedi o con i mezzi pubblici, in uno o due giorni. Passeggiando per Cagliari si incontrano: la giungla urbana di Villanova, con strade strette rivestite di fiori e piante; il quartiere multiculturale della Marina, colorato e invaso da profumi di diverse cucine del mondo; le grandi rocce calcaree del Bastione Saint Remy, monumento della città; mentre, salendo nella terrazza panoramica, si può avere una bellissima visuale della città dall’alto. Tra le attrazioni principali di Cagliari: Karalis sotterranea, nella Chiesa di Sant’Eulalia, le cripte del quartiere Stampace, i millenni di storia racchiusi nel Museo Archeologico Nazionale, il Duomo, l’Anfiteatro romano, e Via Roma. Un buon modo per conoscere meglio la città è sedersi in uno dei Caffè storici frequentati un tempo da artisti e premi Nobel, o passeggiare per le strade caratteristiche di Castello tra botteghe e piccole gallerie d’arte. Non mancano aree verdi come il Parco Archeologico di Tuvixeddu, che ospita la più grande necropoli punica d’Europa, o il promontorio della Sella del Diavolo, l’Orto Botanico con una ricca collezione di piante e grotte come la suggestiva Grotta Gennari.
I Fenicotteri rosa dello Stagno di Molentargius
Il Parco di Molentargius a Cagliari divide la città e il lungomare Poetto. È una bellissima e vasta zona verde dove ci si può immergere nella natura selvaggia, lasciandosi alle spalle il caos cittadino. Nasce nel 1999 per tutelare il luogo di nidificazione di molte specie di uccelli tra cui i fenicotteri rosa, ormai simbolo non solo di Cagliari, ma di tutta l’isola. Lo stagno di Molentargius rappresenta infatti il luogo di sosta per tanti volatili migratori. Nel parco, oltre ad ammirare i fenicotteri e tanti altri animali acquatici, sono presenti le saline, tra le più importanti dell’isola. I fenicotteri rosa si possono osservare nel periodo della migrazione anche in altri punti della Sardegna, specialmente nelle zone più umide.
Piscinas – Il deserto della Costa Verde
Tra le cose più belle da vedere in Sardegna, anche le dune sabbiose di Piscinas. Nel territorio selvaggio della Costa Verde, nella zona di Arbus, le dune sabbiose di Piscinas dichiarate Patrimonio UNESCO si innalzano fino a 60 metri di altezza. Piscinas è anche la spiaggia naturalistica più grande d’Europa, e tra le spiagge più belle al mondo secondo il National Geographic. Possiede una vasta ricchezza di fauna marina, essendo scelta anche come luogo di nidificazione dalle tartarughe marine; mentre gli antichi arbusti di lentisco, ginepro e olivastro creano boschi frequentati dai cervi sardi. Inoltre, nel fondale di Piscinas si possono ammirare i resti di una nave inglese, da intercettare a circa 200m dalla riva. Questa costa è particolarmente esposta ai venti, e a seconda della giornata si possono trovare onde altissime, amate dai surfisti, o un mare piatto che pare uno specchio. È importante tenere a mente che nel rispetto delle Dune è severamente vietato camminarci sopra o portar via souvenir di sabbia.
Is Arutas – Spiaggia di quarzo
Un processo durato più di 600 milioni di anni ha dato vita alla meravigliosa spiaggia di Is Arutas, la perla della penisola del Sinis. Sarà come camminare su una distesa di chicchi di riso, che una volta osservati meglio si riveleranno minuscole pepite di quarzo rosa, bianco e verde. Pare che l’erosione delle rocce granitiche nella vicina isoletta di Mal di Ventre abbia creato la famosa spiaggia della Sardegna orientale. La lunga distesa di sabbia è unica nel suo genere, una delle poche spiagge fossili esistenti al mondo (in tutto, se ne contano circa cinquanta). Sarebbe meglio vederla in bassa stagione, per ammirarne la bellezza senza il flusso di turisti, ma se siete qui in estate, potete anche visitare e scegliere di intrattenervi sulle vicine Mari Ermi e Maimoni, le sue spiagge gemelle ugualmente bellissime.
Campi di lavanda a Riola Sardo
Quello che era iniziato come un passatempo si è presto trasformato in uno dei luoghi più belli della Sardegna. Le piante di lavanda del Signor Elvio hanno colorato il paese Riola Sardo di lilla, e le lunghe file di lavanda del suo campo sono diventate a tutti gli effetti un’attrazione, dando vita al primo campo di lavanda 100% biologico e ecosostenibile della Sardegna. L’azienda e il giardino si possono visitare in primavera, prima della potatura estiva. Riola Sardo è facilmente raggiungibile da Cagliari e da Oristano in auto.
Sos Gigantes de Mont’e Prama – Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras
Nel 1974, nel territorio di Cabras, precisamente a Mont’e Prama, furono trovate per caso dagli abitanti del luogo delle grandi statue di pietra. Una volta iniziati gli scavi, è emerso un tesoro inestimabile. Secondo alcune ipotesi si tratterebbe delle statue più antiche ritrovate nel bacino mediterraneo, datate ancor prima di quelle dell’antica Grecia. I giganti rappresentano guerrieri, lottatori e spadaccini e molti dei loro dettagli sono ancora in perfette condizioni. È possibile conoscerne la storia e osservarli da vicino al Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras, che ospita al suo interno tantissimi altri reperti storici, come i resti del relitto romano rinvenuti vicino all’isola di Mal di Ventre, e diverse collezioni dell’età nuragica. Nelle vicinanze, si possono visitare anche l’Area archeologica di Tharros, il paesino di San Salvatore di Sinis, che sembra uscito da un film di Sergio Leone, e lo Stagno di Cabras, una delle aree umide più importanti dell’isola per biodiversità. Non mancano anche bellissime spiagge come Torre Grande, Mariermi e l’isola di Mal di Ventre
Piscina naturale di Cane Malu – Bosa
Salendo lungo la costa orientale, abbiamo attraversato le dune sabbiose e le spiagge di quarzo, e ora è il momento di un altro paesaggio unico nel suo genere: quello lunare delle piscine di Cane Malu, a Bosa. Piscine che sembrano appartenere a un altro pianeta, tra crateri e trachite bianchissima modellata nei millenni dal maestrale, e le piscine naturali che vi si formano dentro: uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna. Per raggiungere questo tratto di costa bisogna superare Bosa Marina e lasciare la macchina in prossimità di Capo Marargiu. Un sentiero sterrato condurrà fino a Cane Malu in una decina di minuti. Essendo la grande piscina naturale esposta al vento e contornata da rocce, è fortemente sconsigliato farsi il bagno nelle giornate ventose. Non rinunciate a una visita del borgo di Bosa, amato da sardi e turisti e visitato in tutti i periodi dell’anno.
Capo Nieddu – Cascata a mare
NeI pressi di Cuglieri, sulla costa ovest della Sardegna, da novembre a maggio si assiste a un vero spettacolo della natura: la cascata a mare di Capo Nieddu, una rarità nel territorio italiano. Le acque piovane invernali alimentano il Rio Salighes dando vita alla cascata che sfocia in mare dall’altopiano basaltico, con un salto di circa 40 metri d’altezza. Si può ammirare la cascata dalla costa, oppure con escursioni in barca, se il meteo lo permette. Nelle zone vicine sono presenti altri monumenti naturali come l’Arco di pietra di S’Archittu, la spiaggia di quarzo di Is Arutas e la piscina naturale di Cane Malu a Bosa.
Tinnura Paese dell’Arte
Tinnura è uno dei più piccoli paesi della Sardegna, conta appena 250 abitanti e basta percorrere la strada principale per capire perché è soprannominato il Paese dell’Arte. Le mura di Tinnura sono ricoperte di murales che rappresentano la vita tipica sarda, gli antichi mestieri, le maschere della tradizione e molto altro. Nelle piazze si trovano opere d’arte e sculture di diversi artisti isolani, il paese è celebre anche per la manifattura dei cesti di asfodelo e per le coltivazioni di malvasia, un vino dolce che in Sardegna accompagna i biscotti tipici. Oltre al piccolo borgo nei dintorni, si può visitare il nuraghe Tres Bias.
Alghero – La Riviera del Corallo
Cosa vedere nel Nord Ovest della Sardegna? La Riviera del Corallo è un tratto costiero della Sardegna Nord-Occidentale che si estende da Alghero a Bosa. Il modo migliorare per ammirare la bellezza di questo tratto di costa è percorrendo i 45 km della Strada Panoramica che unisce le due città, con le scogliere a strapiombo sul mare che vi faranno credere di essere finiti in Nuova Zelanda o Irlanda. Alghero, il capoluogo della Riviera chiamato anche Barceloneta per la sua origine catalana, è una delle città più caratteristiche dell’isola. E d’altronde, l’influenza catalana si percepisce subito dal dialetto dei suoi abitanti. Visitando la città si incontreranno torri di avvistamento aragonesi e bellissime viste panoramiche, e in estate non possono mancare gli aperitivi vista mare con un calice di Torbato e le passeggiate nelle stradine del centro lasciandosi tentare dai numerosi negozietti di coralli. Nelle acque della Riviera è infatti presente una grande quantità di corallo rosso pregiato, che rappresenta una delle ricchezze maggiori della città.
Parco Nazionale dell’Asinara
Parco Nazionale, Area Marina protetta, carcere di massima sicurezza, colonia agricola, casa degli asinelli bianchi, questi sono solo alcuni dei titoli che hanno definito l’isola dell’Asinara nel tempo. La bellissima isola di appena 50 km quadrati si trova nella punta nord occidentale della Sardegna. Oggi è stata dichiarata Parco Nazionale e Area Marina Protetta, un tempo era casa di pescatori e pastori che la lasciarono per fondare Stintino. Fu anche un carcere di massima sicurezza, ma al momento i residenti sono simpatici asinelli bianchi. È possibile visitare l’isola per scoprirne la storia e le meraviglie naturali anche in una giornata con escursioni a cavallo, in bici, in fuoristrada, partendo in barca da Porto Torres e Stintino.
Castelsardo
Castelsardo è uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Le case del paese si sviluppano in altezza fino alla cima del promontorio dove si trova il Castello. Castellu Sardu è passato sotto il dominio di diverse culture come quella genovese e spagnola. Il Castello dei Doria in cima al paese è solo una delle attrazioni del borgo e si possono visitare anche il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, bellissime spiagge come Lu Bagnu, dove la sabbia dorata incontra il mare cristallino, e poi si può passeggiare per le vie del paese, cercando di scoprire dove si ritrovano le signore intente a intrecciare cestini di palma.
Valle della luna Capo Testa
Nell’estremo Nord dell’isola incontriamo anche un altro paesaggio lunare, diverso da quello di Cane Malu, ma non meno suggestivo. Ci troviamo nel “paradiso dei figli dei fiori”: la Valle della Luna di Capo Testa. Sentieri non particolarmente agevoli conducono a uno scenario roccioso levigato dal mare e dai forti venti, ricco anche di diverse calette e muri di pietra dove molti amano accamparsi e trascorrere la notte (nonostante in Sardegna sia vietato il campeggio libero). Molti non sanno che esiste anche un’altra Valle della Luna, quella di Aggius, un paesaggio completamente diverso a pochi km di distanza, meraviglioso e suggestivo.
Spiaggia rosa di Budelli
In una guida su cosa vedere in Sardegna di imperdibile, non possiamo non menzionare la Spiaggia rosa di Budelli. Ci troviamo in una delle spiagge più singolari del mondo, che nonostante sia una spiaggia a tutela integrale e quindi sia vietata la sosta e la balneazione, non impedisce ai turisti di ammirarla a debita distanza. La bellissima spiaggia rosa nell’isola di Budelli è tra le meraviglie dell’Arcipelago della Maddalena, una perla nell’estremo Nord della Sardegna raggiungibile solo via mare. La sua unicità è data dalle sfumature rosa che appaiono come pennellate tra la sabbia bianca finissima, e il colore è dovuto alla Miniacina miniacea, un microrganismo cellulare che vive poco lontano dalla riva. Una volta conclusa la sua esistenza, la conchiglia viene modellata dalle onde fino a diventare una polvere rosa finissima.